Incipit

L’Ultima Lezione. Viaggio in un Mondo Underground!

Certo, se quella mattina qualcuno si fosse recato sul posto, avrebbe avuto sicuramente delle difficoltà a comprendere ciò che si presentava davanti ai suoi occhi. Come quando, avvicinandoti a qualcosa di decisamente insolito, fai delle congetture su cosa possa essere ciò che stai guardando. Poi, passo dopo passo, si palesa qualcosa di diverso, che avevi rimosso dai tuoi pensieri per paura che fosse la verità…

Perché mai a qualcuno è venuto in mente a Rockland, piccolo paese di provincia, di entrare nottetempo nel cimitero, forzare l’ingresso di una cappella, aprire un loculo, dissacrare un feretro, trascinando la salma in mezzo ad un campo e, dopo averla impiccata ad un albero, infierire su di essa mutilandola orrendamente?

«Ai nostri tempi» avrebbe pensato «queste cose non succedevano».

“Già, ai nostri tempi…” ecco il primo pensiero che passò nella mente di Harry, giornalista freelance.

Quell’episodio ha radici lontane, in un piccolo paese dove si riflette la vita di centinaia, di migliaia di persone comuni… Eh già, perché chi aveva i numeri si era trasferito ed era sparito da quel luogo, o aveva semplicemente deciso di accettare l’evidenza della vita che s’impone a noi, delineando destini già scritti, dove lo spazio per una vera azione libera si gioca in minuscole piccole azioni, apparentemente insignificanti, e forse neanche consapevoli.

O magari, semplicemente, tornava ogni tanto a coccolarsi nei ricordi piacevoli della gioventù.

Ma cosa avrebbe spinto qualcuno a commettere un reato tanto macabro? Così decise di fermarsi per fare qualche domanda, ma dove?