Una Nuova Droga

L’Ultima Lezione. Viaggio in un Mondo Underground!

ll Vecchio ordinò un nuovo giro di birre. Per la successiva sequenza di racconti, sentiva necessario trovare il giusto slancio ed il feeling adatto. Impugnò il boccale e sorseggiò avidamente quella “Frenchbeer” rossa, una specialità artigianale di Maverick. Quindi, dopo avere lentamente asciugato la bocca, e profuso un lungo sospiro, riprese da dove aveva sospeso: «…e poi, di pari passo, c’era la parte distruttiva, quella che certamente non poteva mancare. Soprattutto dopo l’introduzione dei droga party a Greenvalley, con un uso sempre più spiccato della coca. Allora si cominciò ad andare a mille…

Tant’è vero che, oltre alla tradizione dei concerti per la Contea, avviammo un’altra tradizione: quella dei “puttan-tour”.

Abbandonarsi a festini dove eravamo veramente strafatti di marijuana, tequila e coca, laddove la marijuana e la tequila sono euforizzanti e la coca è un eccitante, finì per enfatizzare i nostri istinti sessuali e ci spinse a cercare, in modo rapido e facile, il sesso. In realtà, spesso andavamo non per consumare, ma semplicemente per fare gli scemi e divertirci un po’. Capitava comunque non di rado di consumare.

Incipit

L’Ultima Lezione. Viaggio in un Mondo Underground!

Certo, se quella mattina qualcuno si fosse recato sul posto, avrebbe avuto sicuramente delle difficoltà a comprendere ciò che si presentava davanti ai suoi occhi. Come quando, avvicinandoti a qualcosa di decisamente insolito, fai delle congetture su cosa possa essere ciò che stai guardando. Poi, passo dopo passo, si palesa qualcosa di diverso, che avevi rimosso dai tuoi pensieri per paura che fosse la verità…

Perché mai a qualcuno è venuto in mente a Rockland, piccolo paese di provincia, di entrare nottetempo nel cimitero, forzare l’ingresso di una cappella, aprire un loculo, dissacrare un feretro, trascinando la salma in mezzo ad un campo e, dopo averla impiccata ad un albero, infierire su di essa mutilandola orrendamente?

«Ai nostri tempi» avrebbe pensato «queste cose non succedevano».

“Già, ai nostri tempi…” ecco il primo pensiero che passò nella mente di Harry, giornalista freelance.

Quell’episodio ha radici lontane, in un piccolo paese dove si riflette la vita di centinaia, di migliaia di persone comuni… Eh già, perché chi aveva i numeri si era trasferito ed era sparito da quel luogo, o aveva semplicemente deciso di accettare l’evidenza della vita che s’impone a noi, delineando destini già scritti, dove lo spazio per una vera azione libera si gioca in minuscole piccole azioni, apparentemente insignificanti, e forse neanche consapevoli.

O magari, semplicemente, tornava ogni tanto a coccolarsi nei ricordi piacevoli della gioventù.

Ma cosa avrebbe spinto qualcuno a commettere un reato tanto macabro? Così decise di fermarsi per fare qualche domanda, ma dove?